Nuovo Polo dei laboratori Rita Levi Montalcini dell’Istituto Spallanzani

Il progetto è pensato per garantire massima flessibilità e adattabilità nel tempo, caratteristiche fondamentali per un edificio destinato alla ricerca scientifica e ai servizi sanitari. Gli spazi sono organizzati in modo razionale ed efficiente, con percorsi separati per personale, materiali e visitatori, al fine di assicurare igiene, sicurezza e riservatezza.

L’edificio è basato su una configurazione modulare, composta da unità ripetibili e integrabili, che consentono espansioni sia in orizzontale sia in verticale. La suddivisione in tre blocchi distinti riduce l’impatto visivo del complesso monoblocco, pur mantenendo continuità funzionale. I vincoli verticali (scale e cavedi) sono collocati tra i blocchi e caratterizzati da un rivestimento in acciaio corten, diventando elementi architettonici distintivi.

Un grande atrio a triplo volume con luce naturale segna l’ingresso e funge da punto di orientamento, ospitando scala e ascensori principali. I visitatori accedono a percorsi controllati, mentre il personale dispone di percorsi interni dedicati, inclusi quelli per forniture e strumenti pesanti.
La nuova distribuzione degli spazi ottimizza la funzionalità, creando aree di relax e incontro affacciate sull’esterno e sull’atrio.

La divisione in due blocchi principali aumenta del 50% le superfici finestrate, migliorando l’illuminazione naturale. La struttura modulare (7x7 m) permette la massima flessibilità d’uso, con spazi fino a 500 mq liberi da vincoli. Infine, la sistemazione del piano terra mantiene la posizione di stabulario e banca biologica, ma sposta la sala polivalente accanto alla hall, liberando uno spazio di 400 mq predisposto per future espansioni o emergenze sanitarie.